martedì, novembre 21, 2006

Provare a seguirlo - Un' impresa

Dove raccontarla, se non qui, l' avventura per trovare dei biglietti per vedere Fausto Paravidino in teatro.
Importa poco che un teatro sia grande o piccolo. Riempirlo immagino sia sempre una soddisfazione.
Riempirlo in due giorni ancora di più.

Il Teatro è il "Ferdinando Bibiena" di Sant' Agata Bolognese. Lo spettacolo è "Genova 01". Febbraio 2007.
Arrivo alla biglietteria del teatro con un pò in ritardo, ma quattro mesi prima dello spettacolo!
I ragazzi molto gentili, mi fanno entrare, ascoltano la mia richiesta e, desolati, mi rispondono "tutto esaurito".
- Come tutto esaurito?! ma i biglietti sono in vendita da due giorni e non li vete neanche messi on line! -
- Lo so, non abbiamo fatto in tempo. Spiacente signore -
- Non avete dei gradini, un davanzale, una liana a cui appendersi per vedere lo spettacolo? -
- Deve capire, signore, che il nostro teatro non è enorme -
Tra un alzare gli occhi al cielo e l' altro, pregustando già il disappunto di chi a quei biglietti teneva moltissimo, oltre a gustare il mio in diretta, non so perchè, ma mi esce fuori un mendicante "sa, vengo da roma".
A questo punto anche l' altro ragazzo nell' ufficio, che fino ad allora era rimasto nel suo angolo, si desta...
Risposta: "Da Roma?!" (Traduzione: "ma è scemo o che? non poteva farci una telefonata prima di farsi tutta questa strada?!").
Mi salvo in corner dicendo loro che in realtà sono in zona per lavoro, ma una piccola breccia inizia ad aprirsi. E' il momento di prendere l' onda!
Prova che ti riprova esce fuori che qualche possibilità ci sarebbe, il terminale mostra ancora qualche posto di quelli "quasi riservati".
Alcuni sono per la Compagnia "Sa, noi dobbiamo riservarli tutti, non sappiamo in quanti vengono, ma se arrivano numerosi loro hanno il diritto di sedersi..."
- Capisco -
- E quellì lì in fondo? -
- Ecco, quelli sono per le emergenze... -
- Guarda la mia faccia, non ti sembro un' emergenza? - (con gentilezza, ma nel frattempo siamo passati al Tu, vista la situazione)
E finalmente la luce, cenno verso il collega in cerca di approvazione, la macchina stampa i biglietti, la ragazza dagli occhi gentili mi dice
- Facciamo così: se la Compagnia non occupa tutti i posti potrete stare in prima fila, altrimenti vi mettiamo lì. Ormai siete dentro -
Io ringrazio di cuore, prendo i biglietti, tiro un sospiro di sollievo e saluto.
Certo, il massimo ora sarebbe che la Compagnia non fosse proprio così tanto numerosa e lasciasse qualche sedia vuota in prima fila per chi viene da molto, molto lontano, per Fausto, e per l' inseparabile e affascinante Iris Fusetti: curiosissimo di ammirare dal vivo come inarca il sopracciglio altero.
Ma insomma, se anche così non fosse, l'importante sarà esserci. Quando si dice "comunque vada sarà un successo!".
Grazie ancora ai ragazzi del "Bibiena"! E grazie anche alla Compagnia, visto mai che avanzassero i posti!

sabato, novembre 18, 2006

IL COVO DI TERESA - coming soon




Il sito ufficiale di Lina Sastri annuncia la programmazione de "Il covo di Teresa" per mercoledì 6 dicembre 2006 su RaiDue. Sarà dunque il secondo degli otto episodi tratti dall'antologia "Crimini" ad essere programmato e nonostante questo ancora nessun contributo in videogallery.

E neanche un blocco immagine di Fausto! grrrrrrrrrrrrrrr.................... :o/


martedì, novembre 14, 2006

Prima nazionale a Milano per "Morbid", il nuovo testo teatrale di Fausto


16.01_21.01.07 9 pm [domenica 9 pm]
TEATRO i - Milano
Morbid - PRIMA NAZIONALE
di Fausto Paravidino
regia Renzo Martinelli
Produzione Teatro i


Io e l'altro da me. L'altro che mi definisce, che non mi conosce ma che mi delimita. Il mio spazio termina laddove inizia quello dell'altro. Un filo spinato, un filo d'acciaio, una porta, una casa mi chiudono, mi racchiudono. La mia Claustrofilia. Tutti seduti ai propri tavoli, i posti assegnati, nessuno occuperà quello dell'altro. Ognuno intento a guardare se stesso, paralizzato sulla sua sedia, presente eppure estraneo. Un gruppo di amici, adulti; due coppie di ragazzi, adolescenti; un cameriere. Una storia che non conosciamo e che ci sarà svelata un poco alla volta. La storia che lega i personaggi, che li accomuna, che li rende simili tra loro e simili a noi, che leggiamo, che guardiamo. Nomi comuni: moglie, papà, amico, cameriere. Nomi semplici: Luisa, Jenny, Jonny, Bobby. Parole già ascoltate, già dette, all'angolo di strada, al bar, alla televisione. Indaghiamo il presente.
Fausto Paravidino ci illustra il nostro tempo: prototipi umani a confronto, le loro relazioni, le loro vite. Cosa significa drammaturgia della contemporaneità? Teatro i, dopo aver ospitato Stefano Massini e Tino Caspanello decide di affrontare direttamente la scrittura di un giovane e già affermato autore lavorando su un suo testo inedito. Un esperimento, uno studio, un confronto con parole attuali nei temi e nel linguaggio.

Teatro i, compagnia di produzione nata come Teatro Aperto nel 1996 e fondata da Renzo Martinelli, regista e Federica Fracassi, attrice, gestisce dal 2004 l'omonimo spazio teatrale a Milano di fronte alla chiusa leonardesca della Conca del Naviglio, utilizzato come sala prove e sede organizzativa della compagnia e per iniziative culturali "collaterali" quali convegni, incontri, laboratori. La compagnia privilegia un'autonoma costruzione scenica, linguaggio portante vicino all'arte e alla scultura, in costante dialogo con una drammaturgia della contemporaneità.
Il gruppo fa parte del celeberrimo sito culturale collettivo
Nazione Indiana
al quale collaborano nomi come Roberto Saviano e Mauro Covacich.


Special thanks: Paolito