venerdì, dicembre 07, 2007
Bocca... asciutta
domenica, dicembre 02, 2007
venerdì, novembre 30, 2007
Il debutto della "Signorina effe"
Fausto è impegnato nelle prove de "Il compleanno", eppure l'emozione l'ha strappata anche fuori onda. Magrelli & C. hanno sottolineato i suoi duetti particolarmente felici con Sabrina Impacciatore!!
Da un ruolo secondario, riuscire a rubare la scena a due protagonisti come Timi e Gifuni... URKA!!
Si è parlato anche di un finale alternativo del film, un finale in un Lingotto 2007 che forse potrebbe essere scelto al momento della distribuzione nelle sale e cioè a gennaio.
Il podcast dell trasmissione di oggi (30/11/07) dovrebbe essere disponibile tra poco sul sito di Hollywood Party.
domenica, novembre 25, 2007
Il consiglio da ascoltare
Ore 22.50. Da non perdere!!!
Special thanks: Maria Teresa
mercoledì, novembre 07, 2007
Un autunno caldo
Sta per cominciare la 25.ma edizione del Torino Film Festival, la rassegna diretta da Nanni Moretti che dal 23 novembre al 1 dicembre animerà il capoluogo piemontese.
Per la sezione 'Panorama italiano', dedicata esclusivamente alla cinematografia nazionale, quattro sono i film in anteprima mondiale.
Tra essi, Signorina Effe di Wilma Labate con Fausto Paravidino, che racconta dell'autunno caldo degli anni '80 alla Fiat.
Sono previste due proiezioni al Cinema Massimo, sala 1: la prima, venerdì 30 novembre alle ore 20.00, e la seconda sabato 1 dicembre alle ore 10.00.
lunedì, ottobre 22, 2007
Tutti a Valenza, "A cena dagli altri"!
Copio-incollo un testo che è un vero disastro...
Teatro Sociale: letture, discorsi, confronti
GABRIELE VACIS, HAMID ZIARATI, LILIA ZAOUALI
Immigrazione, cucina, integrazione nel corso della serata lettura scenica
A cena dagli altri
di Fausta Parravidino (sic!!! :o(((( )
con Jurij Ferrini, Beppe Rosso, Aram Kian, Simona Nasi, Francesca Porrini, Riccardo Lombardo
In un crescendo di improbabili invenzioni gastronomiche e bizzarre ma efficaci terapie di coppia, il testo di Fausto Paravidino gioca la carta della commedia degli equivoci per raccontare le difficoltà quotidiane di un gruppo di immigrati.
pillole gastronomiche di Gandhi Indian Restaurant
Chi c'è, c'è. Per chi non c'è, ricordiamo che ci sono i file MP3 disponibili sul sito.
E per chi -come noi- non ne ha mai abbastanza, ricordiamo che un bravissimo Aram Kian è anche in tournée con Noccioline per la regia di Valerio Binasco.
mercoledì, settembre 05, 2007
Tra Tenco e De Andre'
È del 30 agosto la notizia apparsa su http://www.ilgiornale.it/ secondo cui il titolo provvisorio del film tratto dal romanzo di De Andre' e interpretato effettivamente da Paravidino, è stato cambiato da "Destino ridicolo" al più ammiccante e popolare "Bocca di rosa".
Peccato...
lunedì, agosto 13, 2007
Noccioline
Bene.
Spero che lo vedano in tanti, tantissimi. A dire il vero, sono ancora un po’ dispiaciuta per le (poche) poltrone vuote all’anteprima nazionale del luglio scorso ad Asti.
Certo che bisogna essere proprio dei gran zuzzerelloni per fare l'anteprima nazionale di NOCCIOLINE ad ASTI! Provate a cercare queste due parole in coppia su un qualsiasi motore di ricerca e "Paravidino" non comparirà neanche dopo la 10.a pagina!!! ...presenti esclusi, ovviamente... ;o)
Di quel giorno, ricordo il mio digrignare di denti alle due del pomeriggio in coda dalla Svizzera a Chiasso e il colpo secco nel chiudere la portiera –finalmente!- sotto un albero della Piazza Vittorio Alfieri. Ricordo di aver alzato la testa e di aver visto lo spettacolo irreale di una specie di Snoopy a righe rosse e blu, che attraversava velocemente la piazza, seguíto da un piccolo nugolo di amici-Woodstock, e scompariva attraverso i portici…
Storditi dall'inattesa apparizione, prendiamo la strada sbagliata, poi prendiamo un gelato, poi prendiamo nota delle indicazioni per arrivare al Teatro Vittorio Alfieri, che –ovviamente- non si trova in Piazza Vittorio Alfieri. Dove sarà?
Risata sgangherata e benedetta!! Ci siamo.
Fausto a righe rosse e blu è lì, al caffè davanti al teatro: elettrizzato, dinamico, felice.
Non so se è l’enorme gelato o la timidezza a impedirci di andare subito a stringergli la mano, fatto sta che è troppo bello stare lì, al riparo di un angolo, a guardarlo mentre fa il padrone di casa.
In quei momenti, è bene avere un webmaster che mi “striglia” per telefono, ingiungendomi di non cedere per nulla al mondo nè alla timidezza nè al potere soporifero che il gelato normalmente ha su di me... e finalmente rido anch’io.
Nel frattempo è arrivato Valerio Binasco, accolto con calore: tante emozioni nel suo cuore, in quei giorni.. scompare quasi subito nell’atrio del Teatro, dove Marcella Crivellenti lavora attenta già da un po’.
Quando le luci in sala si spengono, la prima cosa che si nota è la presenza discreta ed elegante di una scultura a sagoma di televisore e un lavoro di luci pastello, esatto e raffinato, che ricorda immediatamente la serie dei Peanuts pubblicati dalla Eri/RAI negli anni '70.
Poi la scena si riempie di Beethoven per pianoforte, abitini da bambola, didascalie, e problematici pseudo-ragazzini dagli accenti più diversi.
Si succedono 23 quadri, quasi come fosse l'incompiuta di una giornata a cui manca un'ora per finire inevitabilmente in tragedia, o -forse- per ricominciare in un altro modo. Ore che si alternano tra chiacchericcio graffiante e mutismo eloquente, tra azione e rallenty, tra comicità e rabbia, tra logica ferrata e illogica prepotenza in una coralità dall'equilibrio perfetto.
Poi, la tensione è aumentata e la scena si è incupita. Sono comparse tracce di divise appartenenti a diversi momenti del nostro passato con cui non abbiamo ancora finito di fare i conti.
Stavolta non ha riso nessuno.
Non so se Fausto era contento di questo, forse eravamo tutti spettatori troppo "avvertiti" del come va a finire, troppo "smaliziati". Eppure, un'Alessia Bellotto strepitosa è riuscita a strapparci lo stesso un sorriso e un'applauso a scena aperta.
Di sicuro so che Fausto era "molto felice" per la bella prova che hanno dato gli attori (o sarebbe più giusto dire, i suoi amici?) e per l'allestimento che gli ha messo su Valerio, e del resto l'amore e l'attenzione con cui ha trattato il testo ed assegnato le parti sono chiaramente avvertibili.
E indimenticabili.
Special thanks: Marcella Crivellenti
venerdì, agosto 03, 2007
Le stelle di Rocca Grimalda
Questione di tecnologia! E io solo adesso, qui da lontano, posso raccontare di stelle viste laggiù, settimane fa.
La Rassegna di Teatro Epico, quest'anno è stata diretta da Carlo Orlando: quattro spettacoli per risvegliare il nostro bisogno di resistenza in difesa dei diritti , dell'ambiente, della dignità della vita e della morte oltre tutte le leggi.
Ho assistito all' "Antigone" di Sofocle, lo spettacolo che inaugurava la rassegna. Nonostante fosse un testo che ha avuto una parte importante nella mia vita, era la prima volta che lo vedevo rappresentato in scena.
Ed è stato bellissimo.
Il piccolo sagrato era stato completamente cancellato da Laura Benzi in un non-spazio apparentemente semplice e in un non-tempo molto profondo; Carlo Orlando dava voce e senso ai ragionamenti in metrica del Coro, trasformando "Antigone" in un luogo della mente; Eva Cambiale riusciva a comunicare compostamente e senza cedimenti quel messaggio che in Antigone si manifesta in azione e non in parole: anche se impietriti dal dolore più grande, la scelta è comunque possibile.
Mi è parsa ottima la traduzione: li ha aiutati a tenere visibile l'ambiguità del crinale che tenta di distinguere l'origine di giustizia e ingiustizia. Forse un po' piú di compostezza da parte di Nicola Pannelli-Creonte poteva servire a rendere meno facile e immediata la vittoria morale di Antigone ed a evidenziare i dubbi del Coro, cosa che a mio parere è riuscita meglio quella sera a Matteo Cremon-Messaggero. Bella, anche la freschezza e la convinzione nella scelta di Paolo Livolsi-Emone.
Tanti applausi da scuotere la notte, e comunque troppo pochi.
Ancora una notte, per voi che potete, per vedere queste stelle a Rocca Grimalda:
POR LA VIDA, lo spettacolo teatrale di e con Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue dedicato a Las Madres de Plaza de Majo, va in scena domenica 5 agosto alle ore 21,30 in piazza 2 Agosto a Rocca Grimalda (AL).
...poi rimangono solo le stelle di San Lorenzo, fino alla prossima estate.
p.s. Cosa c'entra tutto ciò in un blog su Paravidino? C'entra, c'entra.. perché in piazza quella sera c'era anche lui!
-continua-
Special thanks: Lisa Raffaghello, Laura Benzi, Nicola Pannelli.
martedì, luglio 10, 2007
martedì, luglio 03, 2007
Genova nel cuore
Un teatro piccolo piccolo… sembrava che non ci fosse spazio per dare voce a tutte le posizioni -così diverse- di chi era nel movimento; sembrava che mancasse lo spazio per rappresentare l’enorme pericolosità del gioco che sempre piú spesso -e nostro malgrado- ci fanno giocare quando vogliamo manifestare pacificamente un dissenso. L’emozione era tanta. Tanto ancora da metabolizzare dopo 6 anni.
Il testo dello spettacolo che avevo letto molte volte nella versione instant play (edita da Ubulibri), è un gran bel testo. Mi ci ero affezionata, forse anche perché lì c'è riportata molto chiaramente un'incongurenza riguardo a Carlo Giuliani, una domanda che mi rode da tempo e che mi sono portata in platea anche quella sera:
che ci fa uno a luglio con un passamontagna? Perché vorrei sapere chi parte di casa una mattina d'estate per andare al mare (gli troveranno il costume sotto i jeans), cambia idea all'ultimo minuto e decide di andare a manifestare pacificamente e poi.. PUFF! di colpo cava di tasca un passamontagna blu e se lo cala in testa. Che poi lo abbiano ammazzato come un cane, con tanto di omissione di soccorso (che da lì dov'era all'ospedale San Martino ci arrivava in 10') è incontrovertibile. Certo però che se qualcuno voleva il morto per catalizzare lì l'attenzione e far sistematicamente dimenticare i pestaggi di Piazza Paolo da Novi, di Corso Italia, della Diaz e di Bolzaneto c'è riuscito alla grande. Perché probabilmente non a molti verrebbe in mente di tirare un'estintore contro un carabiniere armato, ma di partecipare a una manifestazione, sì.
Ma col passare degli anni, Paravidino aveva modificato il testo rispetto a quello su Ubulibri, dandogli un taglio che sembrava piú militante... e urticante.
E la cosa mi aveva spiazzato parecchio.
Nonostante la coralità sobria e la sicronia perfetta, la convinzione con cui recitavano tutti quelli che stavano in scena sembrava aggressività. Con che diritto?
Hanno raccontato che c’era solo Marco Taddei a Genova in quei giorni, giovanissimo; piú tardi verremo a sapere che non è stato un martire: se la diede a gambe, e grazie al cielo ci riuscì pure!
C’ero anch’io, ma a casa per via del pancione del 7.o mese. Ricordo che sembrava di essere un moscerino nel gorgo di un bicchiere di acqua e anice. Per questo, la mia visione di quelle giornate ci stava comoda nelle parole schifate e sincere di un Mauro Covacich insoddisfatto di sè: quello che si è giocato nella mia città è stato un gioco sporco, da cui non si è salvato proprio nessuno.
Fausto invece, caparbio, trova un bandolo nella matassa arruffata di quei giorni di luglio, che se non è l'unico non è per questo meno valido: la soppressione di un diritto.
L'ho capito chiaramente solo pochi giorni fa, avendo avuto il privilegio di leggere il suo commento alla pubblicazione della pièce in Francia dove le rappresentazioni dello scorso inverno erano state criticate per essere state troppo caricate politicamente.
Ma è anche vero che da spettatore non è facile accorgersi di quello che è il filo che lega quegli eventi, ne ha avuto prova la stessa Compagnia dai dibattiti col pubblico che seguivano gli spettacoli. E non perché Paravidino sia un autore faragginoso.
Il fatto, credo, è che Fausto riesce a scrivere in un intersecarsi compatto e quasi invisibile di strati perfetti, come le cipolle. La natura della "cipolla - Genova 01", poi, è molto particolare: ti fa piangere, ma non perché ti dà il tempo di sbucciarla e di analizzare tutti gli strati.
PUM!!!
Ti arriva dritto in faccia!!
e il risultato è lo stesso. Stupore, incazzatura furente, tristezza... Lacrime.
La ricostruzione della morte di Carlo Giuliani prende molta parte della rappresentazione: d'istinto e con un po' di rancore, mi chiedevo se non fosse la solita stomachevole elegia che fa belle le poltrone di un partito politico con la vita di un cittadino. Ma pare che quello non sia quello il gioco che Fausto vuole giocare.
Nonostante nel Prologo scriva "la tragedia è nel presente, non può ancora essere celebrata come metafora", Fausto non vuole fare inchiesta o informazione: vuole fare teatro. E l'essenza del teatro è la metafora, è lei che veicola il messaggio. Con Carlo muore un diritto, il diritto a manifestare.
E -al di là della specificità di quello che è successo- se non ci scandalizziamo abbastanza della morte di quella persona (o di quelle che lo hanno preceduto o che purtroppo faranno la stessa fine in futuro), vuol dire che NOI siamo pronti a lasciarci calpestare nei nostri diritti.
Mi direte: "bhè? l'hai detto tu stessa poco fa, no?".
Sì, ma io mi vedevo come vittima passivamente indignata e non come cittadina chiamata a reagire attivamente a questo furto di diritti democratici da parte del mio Stato.
Eh, sì! le cipolle sono difficili da digerire, così nude e crude. "Genova 01" ha avuto il potere di farmi realizzare su quanti pregiudizi posasse la mia perfetta buona fede e questo non è stato facile da mandare giù.
Ma niente accuse: solo un avvicinamento alla catarsi, un campanello di sveglia. Dal palco Fausto si fa largo tra perplessità e distinguo, e prova a dissipare il groviglio di dubbi che abbiamo in testa, armato solo di una domanda:
Chiedo scusa se scrivendo questo commento sono stata troppo "leggera": sto cercando di imparare anch'io a raccontare senza perdere l'ironia e la tenerezza.
Special thanks: Maria Teresa
mercoledì, giugno 20, 2007
Fausto protagonista del nuovo film di Daniele Costantini
pare che Fausto sia il protagonista del prossimo film del regista de "La banda della Magliana". Per ora si sa solo che il titolo provvisorio è "Destino ridicolo" e che le riprese saranno ambientate a Genova ed a Roma.
Trama tenuta segretissima, ma come si fa a non pensare all'omonimo romanzo di De Andrè e Gennari?
Nel cast anche Agostina Belli nella parte della madre di Fausto (...avrà preso dal papà?), Massimo Popolizio, Filippo Nigro, Claudia Zanella, Donatella Finocchiaro e Tosca D'Aquino
Sono cose che capitano?
Insomma, Marco ("impiegato postale - studioso di teatro e cinema") mi rimprovera e con ragione di non aver citato le fonti della notizia riguardante Paravidino come candidato al ruolo di protagonista nel film su Tenco: "poi la storia che pellegrino [il regista, NdR] stia scegliendo tra scamarcio- e paravidino la conoscete solo voi...
Ah ah ah... ti piace pensarlo è Fausto?
Ne ho parlato a lucio che è un vecchio amico di famiglia, non vi dico che faccia ha fatto..."
E allora ne approfitto per citare qui la fonte, il virgolettato di un'intervista rilasciata dallo stesso Lucio Pellegrino (forse in stato confusionale?) a Resto del Carlino, Nazione e Giornale il 14 maggio scorso e rintracciabile nella Rassegna stampa su http://www.cinematografo.it/ dove l'avevo letta.
Marco ci dà pure dell'ufficio stampa segreto di Fausto Paravidino: roba da arrossire di piacere, anche se proprio campata in aria! "Ma chi volete fare fessi... credete veramente che il pubblico non sappia che questo sito in realtà è gestito dall'autore stesso? E' un simil ufficio stampa che tenta di vendere il prodotto Fausto Paravidino."
E lusingati da questo ancorché involontario e indiretto complimento, abbiamo scritto a Marco pregandolo di poter pubblicare la sua critica. Al che, oggi abbiamo ricevuto un bell'invito ad andare a quel paese e in omaggio a questo, non riportiamo tutta una serie di invettive rivolte a Fausto che Marco dovrà pur... come direbbe WuMing1? Ah, sì! "sbattersi un pochetto" per fargliele pervenire privatamente.
Comunque, mai perdere le speranze! magari si rifarà vivo di persona con un commento a questo blog.
lunedì, giugno 18, 2007
CHI L'HA VISTO??? :o)
e domani?????
venerdì, giugno 15, 2007
giovedì, giugno 07, 2007
"A cena dagli altri" diventa spettacolo
La Direzione artistica è affidata al regista Gabriele Vacis.
Anche il programma della stagione 2007/2008 è già stato definito: Vacis inaugurerà l'attività del T.R.A. nel prossimo ottobre, con un evento al Comunale di Alessandria all'interno del Festival della Critica Cinematografica "Ring!", con la seconda edizione di "Valenza Alchemica" e con l'allestimento in prima nazionale di A cena dagli altri di Fausto Paravidino.
..e Sofocle a Rocca Grimalda
Ecco le date di Castello Pasquini, Castiglioncello (LI) : giovedi 12 Luglio, ore 21 venerdi 13 Luglio ore 19
e di Rocca Grimalda (AL): domenica 15 Luglio ore 21
Special thanks: Lisa Raffaghello
mercoledì, giugno 06, 2007
Paravidino nell'olimpo del teatro greco
Senza parole....
mercoledì, maggio 23, 2007
"Genova 01", il documentario
È prevista per il 3 giugno prossimo la proiezione del primo
documentario di Fausto, presentato all'interno della sezione Eventi speciali della 25.a edizione del Bellaria Film Festival.
Il film, prodotto dalla Fandango, è stato girato nel corso delle rappresentazioni dello spettacolo teatrale. È lo stesso Fausto a spiegare il motivo di questo nuovo lavoro:
"Genova 01 per chi non l'ha visto a teatro
E' vitale occupandosi di politica al di fuori degli obblighi della real politic fare voto di onestà intellettuale. È con questo atteggiamento che abbiamo sempre cercato di affrontare il lavoro su Genova dal 2001 ad oggi, ed è così che devo presentarne il documento video.
È teatro filmato. Il teatro filmato è qualcosa in meno. È qualcosa in meno del cinema perché l'idea di cinema e l'applicazione del suo linguaggio specifico vengono presi in considerazione solo nelle ultime due fasi, ripresa e montaggio; la scrittura è teatrale e lo spettacolo è uno spettacolo di teatro. È qualcosa in meno del teatro perché il teatro vive essenzialmente della meraviglia di trovarsi tutti nello stesso posto esattamente mentre succede la cosa. Nel teatro filmato l'azione è condannata a svolgersi sempre nella stessa maniera e noi vediamo attori non che recitano ma che hanno recitato e non per noi ma per un altro pubblico.
E allora perché?
Perché penso che qualcosa si salvi in questo qualcosa in meno. Si salva il testo, che procede comunque implacabile dalla prima all'ultima parola con un respiro diverso da quello che abbiamo quando lo leggiamo, con un respiro che è il frutto di un periodo di prove e di esperimenti col pubblico. Si salva un'idea di spettacolo, che anche se non è al massimo della sua forma è comunque percepibile e più o meno apprezzabile a seconda dei gusti.
Ma soprattutto si salva del pubblico: il teatro ha spesso problemi a riempire le sale, a trovare le piazze, a trovare il suo pubblico, ma anche il suo pubblico ha i suoi bei problemi a trovare il teatro. Il teatro è un po' caro da trasportare e si muove veloce, qualcuno non trova i biglietti, qualcuno vive in una città dove lo spettacolo non è stato (sono la maggior parte), qualcuno ha saputo che c'era uno spettacolo che poteva interessargli solo il giorno dopo. Questo documento è per loro.
Si amano quasi sempre gli spettacoli che si fanno e quasi sempre dispiace che 'muoiano' pur sapendo che il bello del teatro è anche di essere scritto sull'acqua. Ma qui è un po' diverso. Qui l'argomento è più importante dello spettacolo. Gli attori non recitano lo spettacolo ma la storia. Il pubblico non ha quasi mai l'impressione di avere visto uno spettacolo teatrale ma di avere partecipato ad un evento politico, sociale. Genova 01 è un'orazione sui fatti del G8 di Genova del 2001. Non è teatro della memoria, perché la tragedia è nel presente, le ferite di chi le ha prese sono aperte, i colpevoli non sono stati puniti, la catena di comando e le responsabilità politiche che portarono alla più grave sospensione dei diritti umani in Europa dal dopoguerra ad oggi non sono state accertate. I processi giudiziari vanno a rilento e poco possono, il processo politico non c'è stato e non vuole esserci perché a nessuno giova, il processo mediatico ha distolto la realtà per qualche tempo e poi l'ha consegnata all'oblio. Ne siamo usciti ammaccati e più poveri. La nostra democrazia ha perso un po' di credibilità, qualche operatore di pubblica sicurezza ha fatto carriera, la nostra libertà di manifestazione ha perso molto e molti hanno perso i denti. Il grave elenco delle storture del G8 di Genova e del suo dopo è lunghissimo. Questa pagina è inadatta a riassumerlo. Qualcosa di più proviamo a fare nello spettacolo e nella sua versione video. Ed è importante farlo e farlo sempre, al di là della perfettibilità della sua forma.
Fausto Paravidino"
Special thanks: Barbara Perversi
domenica, maggio 20, 2007
Anche Alessia Bellotto in "Noccioline"
Alessia Bellotto
Completato il cast di Noccioline, diretto da Valerio Binasco: oltre a Iris Fusetti (Cindy) e Fulvio Pepe (Shrehker), anche Alessia Bellotto nel ruolo di Party.
La lista completa degli undici attori è visibile su BAM Teatro
mercoledì, maggio 16, 2007
Tenco: Scamarcio, Germano o Paravidino?
venerdì, maggio 11, 2007
"Noccioline" ad Asti
Annunciata per l'11 luglio l'anteprima nazionale di Noccioline per la regia di Valerio Binasco, nella produzione della BAM TEATRO.
Lo spettacolo farà parte della rassegna Asti Teatro 29 e dovrebbe avere tra i protagonisti anche Iris Fusetti e
Fulvio Pepe, grandi insieme quest'anno in "Genova 01".
Il debutto invece sarà al Teatro Eliseo di Roma il 27 novembre.
Special thanks: Marcella Crivellenti
Fulvio Pepe
martedì, maggio 08, 2007
50 di questi compleanni!
Lo spettacolo andrà in scena dal 15 gennaio al 3 febbraio 2008 al Teatro Quirino di Roma, e vedrà Fausto in doppia veste di regista e di attore.
Lo affiancheranno Giuseppe Battiston e Ariella Reggio. Le scene e il disegno luci sono di Laura Benzi, i costumi di Sandra Cardini.
Lo spettacolo in tre atti è prodotto da Roberto Toni per il Teatro Stabile di Firenze, come già 28 anni fa per Carlo Cecchi. "Il compleanno" (The birthday party, 1958) è il primo lavoro di Pinter: fu trasmesso in tv nel 1960 rendendo il suo autore noto al grande pubblico.
Ariella Reggio e Giuseppe Battiston
La Signorina Effe - Primo ciak
Di queste, 3 dovrebbero essere effettuate a Fiat Mirafiori e a Torino-città a partire dal 18 giugno.
Che farà Fausto? Io dico l'amico del protagonista... "ANTONIO amico di Sergio, militante 25 anni, estremista e generoso, è il più umano", si legge nel casting.
martedì, aprile 10, 2007
"Due fratelli" a Ferrara
2 FRATELLI. Due, anche le date dello spettacolo:
MARTEDì 17 e MERCOLEDì 18 APRILE ore 21,15
presso il CENTRO TEATRO UNIVERSITARIO DI FERRARA, Via Savonarola 19, Facoltà di lettere e filosofia
Ingresso: 5 € (per info 3471071652)
In scena per 70' Elena Bignardi, Matteo Pederzoli e Fabian Rossi, diretti da Chiara Cantiello, tutti giovani attori che hanno alle spalle diverse esperienze teatrali in compagnie della provincia di Modena.
Special thanks: Matteo Pederzoli
domenica, aprile 08, 2007
"LA SIGNORINA EFFE"
sabato, aprile 07, 2007
"Con quella faccia un po' così.."
giovedì, marzo 29, 2007
In Tv il nuovo video dei Numero6
Il clip, sarà infatti nella playlist del seguitissimo programma "Brand:New".
"Verso casa" sarà inoltre visibile su Brand New Channel (Sky 706), Rocktv (Sky 718), Matchmusic (Sky 716), su Qoob e su Allmusic all'interno del programma "Extra".
Un'anteprima del video, la cui regia è firmata da Michele Bitossi, Stefano Piccardo e Lorenzo Vignolo, è sul Myspace della band
Su www.allmusic.tv è inoltre on line uno speciale sui Numero6 dove, oltre ai video, si possono ascoltare e scaricare i 2 remix che i Vinylistic hanno realizzato di "Verso casa".
Special thanks: Michele B.
mercoledì, marzo 21, 2007
"A cena dagli altri"
Le 5 puntate di 15 minuti ciascuna, realizzate presso la sede di Torino, andranno in onda
dal 26 al 30 marzo, dal lunedi al venerdi alle 12,10 nello spazio SCENEGGIATI di Radio2
Fanno parte di un ciclo di trasmissioni intitolato "Luoghi non comuni" che propone ogni settimana una storia, in cinque puntate, scritta da quattordici giovani autori under 35 e riguardante la complessa realtà quotidiana.
Le puntate dovrebbero essere poi rintracciabili in archivio e scaricabili in podcast.
domenica, marzo 18, 2007
Natura morta in un fosso di Tortona
Circa un mese fa, grazie a un provvidenziale imprevisto sul programma, ero a Tortona a vedere "Natura morta in un fosso". Con Fausto Russo Alesi: ci tenevo.
Nonostante lo slittamento di data, il teatro era pieno. Un sacco di giovani.
Appena Fausto entra in scena, mi ritrovo a pensare che la famosa invasione di orsi in Sicilia raccontata da Buzzati c'è stata davvero e che lui ne è la prova vivente: sembra grande e grosso, brutto e goffo.
Nei panni del BOY, che leggendo il testo mi immaginavo uno stronzetto alla Scamarcio, è quasi oltraggioso. Invece del bullo c'è un cuginetto degenerato del Carlino di Faletti (felpa a righe abbottonata fino al collo, occhiali e berrettino con visiera alla rovescia), ed è giocoforza localizzare la pièce nei dintorni di Passerano Marmorito.
'sti deficenti in sala ridono, ridono come matti!!!
cazzo c'hanno da ridere?
non sanno di che si tratta??
Rido anch'io, da perfetta deficiente, anche se ho letto più volte il testo di Paravidino prima di vedere lo spettacolo. Non posso farne a meno: rido tutte le volte che il BOY non capisce come mai la sua scarpa sia sporca di sangue nonostante non si sia fatto niente.
Il riso nasce nei neonati come una reazione alla paura, e mi ritrovo a pensare alla mattina di maggio in cui il giovane taxista aveva fatto schizzare fuori di qualche metro dalle strisce pedonali me e le mie scarpe: anche la mia scarpa era rossa e "non mi ero fatta un cazzo".
Ci casco sempre e rido per quel perverso meccanismo tarantiniano che ti fa partire la risata prima di realizzare che non dovresti assolutamente farlo, e successivamente ti fa sentire in colpa perché proprio non puoi fare a meno di ridere.
Ma i due Fausto sono maestri in questo gioco, altro che Tarantino! Questi in sala continuano a ridere... BOY... COP... PUSHER.. non si fermano mai.
Mi chiedo quando scatterà finalmente negli spettatori la presa di coscienza di essere delle merde, moralmente parlando. Sembra di stare in un incubo tipo "I ragazzi del fiume" e aspetto angosciata che il Keanu di turno, anche se non troppo convinto, si faccia vedere.
Solo quando Alesi si purifica il viso nella bacinella e si mette sulle spalle nude il cappotto viola della MOTHER, solo allora non ridono.
Nonostante quest'uomo sia fastidiosamente patetico, così brutto, mezzo nudo, con la voce quasi in farsetto, non ridono. Potenza del testo.
Grandi, i due Fausto, davvero grandi.
Il monologo della prostituta slava era una delle parti più belle del testo, in assoluto. Alesi me lo storpia in un canto da sirena, avvitato su sè stesso con violenza come un crescendo zingaro, rosso come la guerra, e non capisco una sola parola di tutto quel dolore balcanico. Ricordo solo la bellezza di quella parte, vedo solo la bellezza dell'interpretazione.
Finisce con MOTHER, niente sberleffo finale del PUSHER. Fausto è stremato, non riesce a raccogliere tutti gli applausi.
L'uomo accanto a me mi bisbiglia soddisfatto: "Ho capito che era stato il padre quando ha fatto capolino nella stanza dove la mamma stava mettendo a posto le cose della ragazza". I ragazzi del fiume escono dall'estuario del teatro con uno strano sorriso. Il Keanu che c'è in sala, proprio come quello del film, chiede più tempo per uscire allo scoperto.
Magari aprirà di colpo gli occhi di notte, sospettando di essere complice di un'abnormità.
giovedì, marzo 15, 2007
"Il covo di Teresa" on line!!
martedì, marzo 06, 2007
Prossimamente un nuovo film!
È quanto si legge in una recente intervista riportata su www.teatro.org
lunedì, marzo 05, 2007
Tre fortunate amiche di mail in prima fila all'Ambra Jovinelli il 27 febbraio (continua)
Ieri sera tornando a casa tantissime immagini mi sonopassate davanti agli occhi ed oggi ecco l’urgenza inqualche modo, di ripensarci, di rendervi partecipi anche, perché no?, in fondo è materiale IT questo;roba di ‘cultura’ ;)
Dunque. Subito dopo lo spettacolo c’è stato undibattito con gli attori e con Sabina Guzzanti, Giulietto Chiesa e Haidi e Giuliano Giuliano, i genitori di Carlo. Ecco è di questo punto della serata che voglioraccontarvi.
Lo spettacolo è stato bello si, mi è piaciuta larealizzazione, non sapevo come l’avrebbero rappresentato e il risultato in me è stato che sono riusciti ad emozionarmi.
Mi sono risalite su tutte le sensazioni provate quandole vivevo lì e quelle dei giorni seguenti, quando sono tornata a casa. Beh, prima di entrare in teatro sapevo di questo dibattito e durante il pomeriggio, a lavoro, ci ho pensato distrattamente, un attimo.
Ho pensato che ero contenta di conoscere i genitori di Carlo e poi di avere questa opportunità di ascoltare opinioni, idee,testimonianze dei presenti. E dentro di me ho anche creduto –allegramente- che forse avrei fatto una domanda se mi avessero incuriosito.
E invece mi è successa una cosa inaspettata:
esattamente ‘mi faceva strano’ stare lì, guardare sul palco questi due genitori e dirgli ‘Io c’ero e quei giorni mi hanno segnato’, dirgli che tutto quello che ho visto e che ho vissuto in quei 4 giorni è diventato un pezzo della mia vita e in qualche modo la bussola che uso ogni giorno per ricordarmi che quello che sento come mio diritto e anche come mio dovere -che è fare la mia parte, impegnarmi, non girare la testa dall’altra parte- nonostante spesso salga lo scoramento, ecco questo vale la pena di essere realizzato quotidianamente.
E non lo so, poteva suonare carino, incoraggiante magari, da dirgli.
Ma poi non mi è uscita la voce.
Mi sono distratta appositamente a fare qualche foto e..
Per tutto lo spettacolo – non pensavo e invece- ho trattenuto le lacrime.
Come ve lo spiego…
Ma no, questo me lo tengo per me và.
E devo proprio ringraziare la fantastica Rob che appena ha saputo dell’evento me l’ha detto, altrimenti avrei perso una serata così. E voi avreste perso questo… come viene chiamato?… ‘pippone autoreferenziale’, giusto? Boh… vabbè a suo modo poteva essere una ‘recensione dei sentimenti’"
Chiara
Tre fortunate amiche di mail in prima fila all'Ambra Jovinelli il 27 febbraio
…È stato emozionante... anche perché ce l'avevamo proprio lì e quando l'ho chiamato... mica lo so che mi diceva la testa?? ero nel pallone completamente avrei voluto dirgli un sacco di cose… Ma dopo tutti quei discorsi seri e anche un po' tragici non ti viene di dire niente. Chiara era in catalessi... ogni tanto la sentivo dire: sì sì …. sai... lei a Genova c'era... Eravamo lì io Laura e Chiara... che facciamo? lo chiamiamo? l'autografo? che gli diciamo? del blog? Insomma un sacco di chiacchiere e lui stava andando via...le ragazze si sono girate un attimo e io l'ho chiamato, ma non è che avessi in testa di dirgli qualcosa di particolare, e nemmeno pensavo che si sarebbe avvicinato! E quando Chiara e Laura si sono girate mi hanno vista che parlavo con lui e hanno pensato... la solita pazza ma non si sono avvicinate... e così ci siamo perse una grande occasione!! Però è stato bello lo stesso...
c'eravamo portate anche il testo di Paravidino
per chiedergli un autografo
ma dopo aver visto
e dopo aver ascoltato
non ti viene proprio di chiedere una firma
ti viene più di metterla
però alla fine del dibattito
eravamo in prima fila
e non ho resistito
e l'ho chiamato
istintivamente
chissà cosa avrei voluto dirgli a quel ragazzo
con l'espressione da anziano
si è avvicinato e si è inginocchiato
come quando si parla ad i bambini
e certo
io ero sotto il palco
sotto i suoi piedi praticamente
si è inginocchiato e mi ha sorriso
dimmi
mi ha detto
volevo solo dirti che siete bravi
e state facendo una cosa bella
e grande
praticamente
una delle mie solite figure di merda
bacio
Rob
GRAZIE RAGAZZE!!! :o)
domenica, marzo 04, 2007
martedì, febbraio 20, 2007
Genova 01: a Roma!
Il 27 ed il 28 Febbraio a sorpresa Fausto Paravidino sarà Roma, Teatro Ambra Jovinelli.
In scena Genova 01, orazione civile sui fatti del G8 di Genova del 2001.
Presentato da Fandango e prodotto da Fondazione Teatro Due, allo spettacolo seguirà il dibattito con gli attori e numerosi ospiti tra cui:
27 Febbraio 07: Giulietto Chiesa, Concita De Gregorio, Giuliano e Heidi Giuliani Sabina Guzzanti.
Ancora pochi posti disponibili.
Per info e biglietti:
Teatro Ambra Jovinelli
Via Guglielmo Pepe, 43/47 - Roma
Tel. 06.44340262
fax 06.4461803
ARTICOLI CORRELATI: Repubblica , Close Up
giovedì, febbraio 15, 2007
lunedì, febbraio 05, 2007
Fausto Paravidino a Parma
INCONTRO CON FAUSTO PARAVIDINO
Nell'ambito della rassegna Ritratti d'artista 2' promossa dall'Università degli Studi di Parma in occasione dello spettacolo "Genova 01". L'incontro, rivolto agli studenti universitari, è aperto alla cittadinanza.
Per informazioni: info@teatrodue.org
Fondazione Teatro Due, Borgo Salnitrara, 10 - PARMAFondazione Teatro Due Biglietteria, viale Basetti, 12/a - PARMA
Telefono 0521.230242 - 283050
"Genova 01" verrà rappresentato al Teatro Due dall’ 1 al 11 marzo 2007, ore 21.00.
In scena: Alessia Bellotto, Eva Cambiale, Iris Fusetti, Fausto Paravidino,
Fulvio Pepe, Vito Saccinto, Marco Taddei
Musiche composte ed eseguite da Massimo Cordovani
regia Fausto Paravidino
Informazioni e Biglietteria Teatro Due tel. 0521/230242 www.teatrodue.org
giovedì, gennaio 25, 2007
"La tana della iena" con Carlo Orlando
martedì, gennaio 23, 2007
"La Chiusa" vince il Premio Ubu 2006
Applauso!!! :o)
Special thanks: Teatro Piccolo
domenica, gennaio 14, 2007
Speciale "Morbid" a Milano
Dal 30 gennaio al 4 febbraio [domenica 9 pm] c'è un appuntamento speciale in più: uno studio su Morbid.
Il progetto nasce dall’esigenza di incontrare le parole di un autore contemporaneo e approfondire l’interesse di "Teatro i" verso la drammaturgia del presente. Si tratta del primo studio di un testo ancora inedito. Un’occasione concreta di confronto tra autore (Fausto Paravidino) e regia (Renzo Martinelli) che potrebbe tracciare la strada ad eventuali futuri sviluppi
I posti sono naturalmente limitati e la prenotazione obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni: 02 8323156, info a teatroi.org - www.teatroi.org.
"Teatro i" si trova in via Gaudenzio Ferrari 11, 20123 Milano
INTERVISTA CORRELATA
Premio Ubu 2005/2006
I Premi Ubu saranno consegnati per la 29ma volta a Milano, in una serata aperta al pubblico, il 22 gennaio, al Piccolo Teatro Studio.
martedì, gennaio 02, 2007
ULTIMA ORA!!
purtroppo la data del 19 gennaio al teatro CARGO di Genova Voltri è stata CANCELLATA.
A meno di qualche bella sorpresa, il prossimo appuntamento per vedere Fausto in scena è al Bibiena per "Genova 01".
Special thanks: Lisa Raffaghello
"Dei "Bambini" non si sa niente"
"Bambini", più che un film, pare un progetto cinematografico: cinque registi esordienti per raccontare cinque storie in cinque città italiane diverse. Denominatore comune, il respiro dei bambini e il loro passo sempre affrettato, il loro sguardo ed il loro sorriso.
I nomi dei registi al debutto sono Alessio Federici, Peter Marcias, Andrea Burrafato, Michele Rho, Gianluca Arcopinto; tra gli interpreti, anche Lorenza Indovina e Anna Falchi che ne era stata madrina alla prima proiezione al Busto Arsizio Film Festival il 29 marzo 2006. In quell'occasione, il film riceve anche il Premio FACIBA assegnato dal pubblico.
Poche settimane più tardi, viene presentato anche al Festival del Film Europeo di Lecce, ma nel giugno del 2006 la piccola e gloriosa ettichetta indipendente "Pablo", che ne dovrebbe curare la distribuzione, fallisce.
Tutto passa nelle mani del gruppo Valter Casini Editore e il film compare nel catalogo dei DVD come non disponibile. Adesso finalmente il titolo è acquistabile in una pagina incorniciata dalla triste frase: "il cinema italiano che non vedremo mai nelle sale e in televisione". Peccato! Ma forse vale la spesa, anche solo per il fatto che questo film contribuisce alla costruzione di una scuola elementare a Watamu (Kenya) da parte dell'associazione italo-svizzera ATKYE.