L'unica foto pubblicabile di quelle scattate da Chiara. Le altre testimoniano della sua mano tremante, il tributo più bello.
Grazie, Chiare'!!
Ieri sera tornando a casa tantissime immagini mi sonopassate davanti agli occhi ed oggi ecco l’urgenza inqualche modo, di ripensarci, di rendervi partecipi anche, perché no?, in fondo è materiale IT questo;roba di ‘cultura’ ;)
Dunque. Subito dopo lo spettacolo c’è stato undibattito con gli attori e con Sabina Guzzanti, Giulietto Chiesa e Haidi e Giuliano Giuliano, i genitori di Carlo. Ecco è di questo punto della serata che voglioraccontarvi.
Lo spettacolo è stato bello si, mi è piaciuta larealizzazione, non sapevo come l’avrebbero rappresentato e il risultato in me è stato che sono riusciti ad emozionarmi.
Mi sono risalite su tutte le sensazioni provate quandole vivevo lì e quelle dei giorni seguenti, quando sono tornata a casa. Beh, prima di entrare in teatro sapevo di questo dibattito e durante il pomeriggio, a lavoro, ci ho pensato distrattamente, un attimo.
Ho pensato che ero contenta di conoscere i genitori di Carlo e poi di avere questa opportunità di ascoltare opinioni, idee,testimonianze dei presenti. E dentro di me ho anche creduto –allegramente- che forse avrei fatto una domanda se mi avessero incuriosito.
E invece mi è successa una cosa inaspettata:
esattamente ‘mi faceva strano’ stare lì, guardare sul palco questi due genitori e dirgli ‘Io c’ero e quei giorni mi hanno segnato’, dirgli che tutto quello che ho visto e che ho vissuto in quei 4 giorni è diventato un pezzo della mia vita e in qualche modo la bussola che uso ogni giorno per ricordarmi che quello che sento come mio diritto e anche come mio dovere -che è fare la mia parte, impegnarmi, non girare la testa dall’altra parte- nonostante spesso salga lo scoramento, ecco questo vale la pena di essere realizzato quotidianamente.
E non lo so, poteva suonare carino, incoraggiante magari, da dirgli.
Ma poi non mi è uscita la voce.
Mi sono distratta appositamente a fare qualche foto e..
Per tutto lo spettacolo – non pensavo e invece- ho trattenuto le lacrime.
Come ve lo spiego…
Ma no, questo me lo tengo per me và.
E devo proprio ringraziare la fantastica Rob che appena ha saputo dell’evento me l’ha detto, altrimenti avrei perso una serata così. E voi avreste perso questo… come viene chiamato?… ‘pippone autoreferenziale’, giusto? Boh… vabbè a suo modo poteva essere una ‘recensione dei sentimenti’"
Chiara