giovedì, marzo 29, 2007

In Tv il nuovo video dei Numero6

Da lunedì 2 aprile entrerà in rotazione su Mtv Italia il video di "Verso casa", il nuovo singolo dei Numero6 tratto dal fortunato album "Dovessi mai svegliarmi" (Eclectic circus/V2).
Il clip, sarà infatti nella playlist del seguitissimo programma "Brand:New".

"Verso casa" sarà inoltre visibile su Brand New Channel (Sky 706), Rocktv (Sky 718), Matchmusic (Sky 716), su Qoob e su Allmusic all'interno del programma "Extra".

Un'anteprima del video, la cui regia è firmata da Michele Bitossi, Stefano Piccardo e Lorenzo Vignolo, è sul Myspace della band

Su www.allmusic.tv è inoltre on line uno speciale sui Numero6 dove, oltre ai video, si possono ascoltare e scaricare i 2 remix che i Vinylistic hanno realizzato di "Verso casa".

Special thanks: Michele B.

mercoledì, marzo 21, 2007

"A cena dagli altri"

Nonostante s'intitoli così, andrà in onda all'ora di pranzo lo sceneggiato radiofonico scritto da Fausto e diretto da Gabriele Vacis per Radio2.

Le 5 puntate di 15 minuti ciascuna, realizzate presso la sede di Torino, andranno in onda
dal 26 al 30 marzo, dal lunedi al venerdi alle 12,10 nello spazio SCENEGGIATI di Radio2
Fanno parte di un ciclo di trasmissioni intitolato "Luoghi non comuni" che propone ogni settimana una storia, in cinque puntate, scritta da quattordici giovani autori under 35 e riguardante la complessa realtà quotidiana.

Le puntate dovrebbero essere poi rintracciabili in archivio e scaricabili in podcast.

domenica, marzo 18, 2007

Natura morta in un fosso di Tortona



Circa un mese fa, grazie a un provvidenziale imprevisto sul programma, ero a Tortona a vedere "Natura morta in un fosso". Con Fausto Russo Alesi: ci tenevo.
Nonostante lo slittamento di data, il teatro era pieno. Un sacco di giovani.
Appena Fausto entra in scena, mi ritrovo a pensare che la famosa invasione di orsi in Sicilia raccontata da Buzzati c'è stata davvero e che lui ne è la prova vivente: sembra grande e grosso, brutto e goffo.
Nei panni del BOY, che leggendo il testo mi immaginavo uno stronzetto alla Scamarcio, è quasi oltraggioso. Invece del bullo c'è un cuginetto degenerato del Carlino di Faletti (felpa a righe abbottonata fino al collo, occhiali e berrettino con visiera alla rovescia), ed è giocoforza localizzare la pièce nei dintorni di Passerano Marmorito.
'sti deficenti in sala ridono, ridono come matti!!!
cazzo c'hanno da ridere?
non sanno di che si tratta??
Rido anch'io, da perfetta deficiente, anche se ho letto più volte il testo di Paravidino prima di vedere lo spettacolo. Non posso farne a meno: rido tutte le volte che il BOY non capisce come mai la sua scarpa sia sporca di sangue nonostante non si sia fatto niente.
Il riso nasce nei neonati come una reazione alla paura, e mi ritrovo a pensare alla mattina di maggio in cui il giovane taxista aveva fatto schizzare fuori di qualche metro dalle strisce pedonali me e le mie scarpe: anche la mia scarpa era rossa e "non mi ero fatta un cazzo".
Ci casco sempre e rido per quel perverso meccanismo tarantiniano che ti fa partire la risata prima di realizzare che non dovresti assolutamente farlo, e successivamente ti fa sentire in colpa perché proprio non puoi fare a meno di ridere.
Ma i due Fausto sono maestri in questo gioco, altro che Tarantino! Questi in sala continuano a ridere... BOY... COP... PUSHER.. non si fermano mai.
Visto che l'autopsia alla Hopper non ci è riuscita, la voce sottile di Dido scandita da Eminem prova a suggerire che c'è una ragazza ammazzata a calci.... Niente...
Mi chiedo quando scatterà finalmente negli spettatori la presa di coscienza di essere delle merde, moralmente parlando. Sembra di stare in un incubo tipo "I ragazzi del fiume" e aspetto angosciata che il Keanu di turno, anche se non troppo convinto, si faccia vedere.
Solo quando Alesi si purifica il viso nella bacinella e si mette sulle spalle nude il cappotto viola della MOTHER, solo allora non ridono.
Nonostante quest'uomo sia fastidiosamente patetico, così brutto, mezzo nudo, con la voce quasi in farsetto, non ridono. Potenza del testo.
Grandi, i due Fausto, davvero grandi.
Il monologo della prostituta slava era una delle parti più belle del testo, in assoluto. Alesi me lo storpia in un canto da sirena, avvitato su sè stesso con violenza come un crescendo zingaro, rosso come la guerra, e non capisco una sola parola di tutto quel dolore balcanico. Ricordo solo la bellezza di quella parte, vedo solo la bellezza dell'interpretazione.
Finisce con MOTHER, niente sberleffo finale del PUSHER. Fausto è stremato, non riesce a raccogliere tutti gli applausi.
L'uomo accanto a me mi bisbiglia soddisfatto: "Ho capito che era stato il padre quando ha fatto capolino nella stanza dove la mamma stava mettendo a posto le cose della ragazza". I ragazzi del fiume escono dall'estuario del teatro con uno strano sorriso. Il Keanu che c'è in sala, proprio come quello del film, chiede più tempo per uscire allo scoperto.
Magari aprirà di colpo gli occhi di notte, sospettando di essere complice di un'abnormità.
Special thanks: Mauro C. e la sua "città bambina"

giovedì, marzo 15, 2007

"Il covo di Teresa" on line!!



L'episodio della serie "Crimini" che ha avuto il merito di essere interpretato da Fausto Paravidino e la fortuna di venire trasmesso nello schizofrenico palinsesto di Rai2 è ora disponibile su Rai Click.


martedì, marzo 06, 2007

Prossimamente un nuovo film!

Fausto sta pensando alla sceneggiatura di un nuovo film.

È quanto si legge in una recente intervista riportata su www.teatro.org



lunedì, marzo 05, 2007

Tre fortunate amiche di mail in prima fila all'Ambra Jovinelli il 27 febbraio (continua)

L'unica foto pubblicabile di quelle scattate da Chiara. Le altre testimoniano della sua mano tremante, il tributo più bello.
Grazie, Chiare'!!
"Lo spettacolo di ieri. Ve ne parlo dopo magari.
Ieri sera tornando a casa tantissime immagini mi sonopassate davanti agli occhi ed oggi ecco l’urgenza inqualche modo, di ripensarci, di rendervi partecipi anche, perché no?, in fondo è materiale IT questo;roba di ‘cultura’ ;)
Dunque. Subito dopo lo spettacolo c’è stato undibattito con gli attori e con Sabina Guzzanti, Giulietto Chiesa e Haidi e Giuliano Giuliano, i genitori di Carlo. Ecco è di questo punto della serata che voglioraccontarvi.
Lo spettacolo è stato bello si, mi è piaciuta larealizzazione, non sapevo come l’avrebbero rappresentato e il risultato in me è stato che sono riusciti ad emozionarmi.
Mi sono risalite su tutte le sensazioni provate quandole vivevo lì e quelle dei giorni seguenti, quando sono tornata a casa. Beh, prima di entrare in teatro sapevo di questo dibattito e durante il pomeriggio, a lavoro, ci ho pensato distrattamente, un attimo.
Ho pensato che ero contenta di conoscere i genitori di Carlo e poi di avere questa opportunità di ascoltare opinioni, idee,testimonianze dei presenti. E dentro di me ho anche creduto –allegramente- che forse avrei fatto una domanda se mi avessero incuriosito.
E invece mi è successa una cosa inaspettata:
esattamente ‘mi faceva strano’ stare lì, guardare sul palco questi due genitori e dirgli ‘Io c’ero e quei giorni mi hanno segnato’, dirgli che tutto quello che ho visto e che ho vissuto in quei 4 giorni è diventato un pezzo della mia vita e in qualche modo la bussola che uso ogni giorno per ricordarmi che quello che sento come mio diritto e anche come mio dovere -che è fare la mia parte, impegnarmi, non girare la testa dall’altra parte- nonostante spesso salga lo scoramento, ecco questo vale la pena di essere realizzato quotidianamente.
E non lo so, poteva suonare carino, incoraggiante magari, da dirgli.
Ma poi non mi è uscita la voce.
Mi sono distratta appositamente a fare qualche foto e..
Per tutto lo spettacolo – non pensavo e invece- ho trattenuto le lacrime.
Come ve lo spiego…
Ma no, questo me lo tengo per me và.
E devo proprio ringraziare la fantastica Rob che appena ha saputo dell’evento me l’ha detto, altrimenti avrei perso una serata così. E voi avreste perso questo… come viene chiamato?… ‘pippone autoreferenziale’, giusto? Boh… vabbè a suo modo poteva essere una ‘recensione dei sentimenti’"
Chiara

Tre fortunate amiche di mail in prima fila all'Ambra Jovinelli il 27 febbraio

Versione "arruffata":
…È stato emozionante... anche perché ce l'avevamo proprio lì e quando l'ho chiamato... mica lo so che mi diceva la testa?? ero nel pallone completamente avrei voluto dirgli un sacco di cose… Ma dopo tutti quei discorsi seri e anche un po' tragici non ti viene di dire niente. Chiara era in catalessi... ogni tanto la sentivo dire: sì sì …. sai... lei a Genova c'era... Eravamo lì io Laura e Chiara... che facciamo? lo chiamiamo? l'autografo? che gli diciamo? del blog? Insomma un sacco di chiacchiere e lui stava andando via...le ragazze si sono girate un attimo e io l'ho chiamato, ma non è che avessi in testa di dirgli qualcosa di particolare, e nemmeno pensavo che si sarebbe avvicinato! E quando Chiara e Laura si sono girate mi hanno vista che parlavo con lui e hanno pensato... la solita pazza ma non si sono avvicinate... e così ci siamo perse una grande occasione!! Però è stato bello lo stesso...

Rob e Laura
Versione "messa in piega":

eravamo partite in quarta
c'eravamo portate anche il testo di Paravidino
per chiedergli un autografo
ma dopo aver visto
e dopo aver ascoltato
non ti viene proprio di chiedere una firma
ti viene più di metterla
però alla fine del dibattito
eravamo in prima fila
e non ho resistito
e l'ho chiamato
istintivamente
chissà cosa avrei voluto dirgli a quel ragazzo
con l'espressione da anziano
si è avvicinato e si è inginocchiato
come quando si parla ad i bambini
e certo
io ero sotto il palco
sotto i suoi piedi praticamente
si è inginocchiato e mi ha sorriso
dimmi
mi ha detto
volevo solo dirti che siete bravi
e state facendo una cosa bella
e grande
praticamente
una delle mie solite figure di merda



bacio
Rob

GRAZIE RAGAZZE!!! :o)



domenica, marzo 04, 2007

Teatro Bibiena, 19 febbraio





"..neanche a pagare c'era più posto.."






GRAZIE, IRMA!!!


GRAZIE, ROMEO!!!